La teoria dell'attaccamento di Bowlby, occupa un posto fondamentale nella "trama
concettuale unitaria", basata sull'evoluzionismo e sugli studi etologici, in cui
confluiscono, oltre a contributi psicoanalitici, anche la psicologia cognitiva e
le neuroscienze, costituendo un modello unitario dello sviluppo e funzionamento mentale.
La teoria dell'attaccamento
costituisce oggi il paradigma teorico comune a più discipline, dalla moderna
psicanalisi alla psicologia sistemica e cognitiva, e
vanta le più solide evidenze scientifiche, frutto di numerosissime ricerche
condotte su larga scala.
Nel corso degli ultimi decenni si sono modificate ed avvicinate le posizioni
teoriche di scuole di pensiero una volta contrapposte e non comunicanti.
L’imponente massa di osservazioni scientifiche raccolte sull’attaccamento si è
imposta all’attenzione degli studiosi della psicologia dello sviluppo, delle
relazioni interpersonali e della personalità; così i principali concetti
elaborati dalla teoria dell’attaccamento sono diventati la base comune delle
varie ipotesi sul funzionamento psichico.
Se per il cognitivismo è stato relativamente facile accettare costrutti teorici
che riconoscono all’attività mentale (anche inconscia) il compito di organizzare
le informazioni, riprendendo il modello già di Janet e di Piaget, più
difficile e tuttora incompleto è stato il percorso di avvicinamento tra mondo
psicoanalitico e teoria dell'attaccamento.
Dalla teoria dell’attaccamento alla psicopatologia
Tuttavia, le ricerche sull’attaccamento, anche se hanno
dimostrato una maggiore vulnerabilità psicopatologica dei soggetti con
attaccamenti insicuri e ancor più dei soggetti con attaccamenti disorganizzati,
nonostante numerosi ed impegnativi studi, non sono riuscite a dimostrare che
limitate correlazioni tra le diverse tipologie di attaccamento e i vari disturbi
psichici.
L’atteggiamento di fronte a questo parziale insuccesso (o limite)
della teoria dell'attaccamento da parte dei ricercatori è stato per lo più quello di considerare l’attaccamento e la
clinica come due ambiti ben distinti.
Altri invece ritengono che la teoria
dell’attaccamento non abbia esaurito le sue potenzialità esplicative, ma occorra
allargare il campo d’indagine.