Negli ultimi anni, la teoria dell'attaccamento, che è
stata
originariamente formulata per descrivere e spiegare il legame emotivo
bambino-genitore, è stata applicata allo studio delle
relazioni sentimentali di adolescenti e adulti e poi allo studio
dei
processi psicologici, come il funzionamento interpersonale, la
regolazione
delle emozioni, il far fronte allo stress e la salute mentale.
Word Psychiatry (rivista della WPA - Word Psychiatry
Association) ha pubblicato nel numero del Febbraio 2012 un interessante
lavoro di MARIO MIKULINCER (School of Psychology,
Herzliya, Israele) e di PHILIP R. SHAVER
(University of California, Davis, USA), qui ripreso nelle sue parti principali, rimandando alla versione originale per una lettura completa e per la bibliografia.
An attachment perspective on psychopathology
MIKULINCER M. - SHAVER P.R.
da: World Psychiatry. 2012 February; 11(1): 11-15
Negli ultimi anni, la teoria dell'attaccamento, che è stata
originariamente formulata per descrivere e spiegare il legame emotivo
bambino-genitore, è stata applicata allo studio delle
relazioni sentimentali di adolescenti e adulti e poi allo studio
dei processi psicologici, come il funzionamento interpersonale, la
regolazione delle emozioni, il far fronte allo stress e la salute mentale.
La teoria dell'attaccamento: concetti di base
Bowlby ha sostenuto che gli esseri umani nascono con un
sistema psicobiologico innato (il sistema comportamentale di
attaccamento) che li spinge a cercare la vicinanza di altre persone
significative (le figure di attaccamento) nel momento del bisogno.
Bowlby ha anche delineato le principali differenze individuali nel
funzionamento del sistema di attaccamento.
Le interazioni con le figure di attaccamento, disponibili nel momento
del bisogno, sensibili e pronte ad offrire vicinanza e sostegno,
promuovono un senso stabile di sicurezza d'attaccamento e la
costruzione di rappresentazioni mentali positive di
sé e degli altri.
Ma quando le figure di attaccamento di una persona non sono
disponibili, affidabili e di sostegno, la ricerca della vicinanza non
riesce ad alleviare il disagio, la sicurezza percepita è
minata, si formano modelli negativi di sé e degli altri, ed
aumenta la probabilità di successivi problemi emotivi e di
disadattamento.
...
La ricerca indica chiaramente che lo stile di attaccamento
può essere misurato secondo due dimensioni indipendenti, la
"preoccupazione" relativa all'attaccamento e "l'evitamento".
La posizione di una persona sulla dimensione "preoccupazione" indica il
grado in cui questa persona si preoccupa che un partner non
sarà disponibile nel momento del bisogno.
La posizione di una persona sulla dimensione "evitamento" indica la
misura in cui la persona diffida della buona volontà del
partner di relazione e si sforza di mantenere un comportamento
indipendente, la fiducia in se stessa e la distanza emotiva.
Le due dimensioni possono essere misurate con validi e affidabili
questionari e sono associate, in modo teoricamente prevedibile, con la
qualità delle relazioni affettive.
...
La posizione di una persona in queste due dimensioni riflette sia il
senso di sicurezza dell'attaccamento sia il modo in cui reagisce a
pericoli e disagi.
Le persone che si collocano poco su entrambe le dimensioni, sono
generalmente sicure e tendono ad utilizzare strategie di regolazione
affettiva, costruttive ed efficaci. ...
Le persone con attaccamento evitante tendono a contare sulla
disattivazione delle strategie d'attaccamento, provando a non cercare
la vicinanza, negando i bisogni di attaccamento ed evitando
l'intimità e l'interdipendenza nelle relazioni. Queste
strategie si sviluppano nelle relazioni con figure che disapprovano e
puniscono la prossimità e le espressioni di bisogno o di
vulnerabilità.
Al contrario, le persone con attaccamento preoccupato tendono a contare
sulle strategie di iperattivazione dell'attaccamento, con energici
tentativi di raggiungere la vicinanza, il sostegno e l'amore, insieme
con la mancanza di fiducia che tali risorse saranno fornite e con
risentimento e la rabbia quando non sono disponibili. Queste reazioni
si presentano nelle relazioni in cui la figura di attaccamento
è a volte rispondente ma lo è in modo
inaffidabile, mettendo la persona bisognosa in condizioni di
insistere nei tentativi
di cercare la prossimità, perché talvolta
questi riescono.
Le differenze individuali negli stili attaccamento iniziano nelle
interazioni con i genitori durante l'infanzia; tuttavia, Bowlby ha affermato che relazioni
significative durante l'adolescenza e l'età adulta possono
modificare lo stile di attaccamento.
Inoltre, un numero crescente di ricerche indica che lo stile di
attaccamento può cambiare, sottilmente o drammaticamente, a
seconda del contesto reale, le esperienze e le relazioni
recenti.
Attaccamento, salute mentale e psicopatologia
Secondo la teoria dell'attaccamento, le interazioni con figure di
attaccamento inconsistenti, inaffidabili, insensibili, interferiscono
con lo sviluppo di un sicuro, stabile fondamento mentale, riducono la
resilienza nell'affrontare eventi di vita stressanti e predispongono la
persona a crolli psichici nei momenti di crisi.
L'attaccamento insicuro può quindi essere visto come
una vulnerabilità diffusa ai disturbi mentali, con
sviluppo di
sintomatologie particolari a seconda dei fattori genetici, di sviluppo
e ambientali.
Mikulincer e Shaver hanno revisionato centinaia di studi trasversali,
longitudinali, e prospettici, di campioni clinici e non, ed hanno
trovato che l'attaccamento insicuro è comune nelle persone
con una grande varietà di disturbi mentali, che vanno dal
disagio lieve a gravi disturbi di personalità, fino alla
schizofrenia. ...
L'attaccamento ansioso è associato a disturbi di dipendenza,
istrionici e borderline e con la "disregolazione emozionale", componente dei disturbi di
personalità, che comprende confusione di
identità, ansia, labilità emotiva, distorsioni
cognitive, sottomissione, oppositività, autolesionismo,
narcisismo e sospettosità.
Invece l'attaccamento evitante è associato a disturbi
schizoidi ed evitanti, e con la "inibizione",
componente di
problemi di personalità, compresa l'espressione ristretta di
emozioni, problemi di intimità e di ritiro sociale. ...
Un altro problema riguardante le associazioni tra attaccamento insicuro e
psicopatologia è quanto l'attaccamento insicuro sia causa sufficiente dei
disturbi mentali. ...
E'
improbabile che gli attaccamenti insicuri siano causa
sufficiente di disturbi mentali; altri fattori (ad esempio, il
temperamento geneticamente determinato, l'intelligenza, le storia della
vita, compresa la violenza), sono suscettibili di
contribuire o di amplificare gli effetti psicopatologici delle
esperienze negative di attaccamento. ...
I fattori relativi alle vicende della vita sono importanti; ad
esempio, l'associazione tra l'attaccamento insicuro e la depressione
è più alta tra gli adulti con una
storia infantile di abuso fisico, psicologico o
sessuale.
Eventi di vita stressanti, povertà, problemi di salute
fisica e relazioni sentimentali
travagliate durante l'adolescenza rafforzano
l'associazione tra attaccamento insicuro e la
psicopatologia. ...
Lo studio dei rapporti causali tra attaccamento e
psicopatologia sono complicati anche dai risultati delle
ricerche che mostrano che i problemi psicologici possono
aggravare l'insicurezza dell'attaccamento. ...
In conclusione, gli attaccamenti insicuri sembrano contribuire
in modo non specifico a molti tipi di psicopatologia; tuttavia,
particolari forme di attaccamento insicuro sembrano predisporre una
persona a particolari configurazioni di disturbi mentali.
Gli effetti curativi della sicurezza dell'attaccamento
Se le insicurezze di attaccamento sono fattori di rischio per
la psicopatologia, allora la creazione, il mantenimento o il
ripristino di un senso di sicurezza
dell'attaccamento dovrebbero
aumentare la resilienza e migliorare la salute mentale.
Secondo la teoria dell'attaccamento, le interazioni con disponibili figure
di attaccamento conferiscono un senso
di
sicurezza, attivano emozioni positive (ad esempio, sollievo,
soddisfazione, gratitudine, amore) e forniscono le
risorse psicologiche per affrontare i problemi e le
avversità. ...
In alcuni nostri studi, abbiamo esaminato gli effetti di una
maggiore sicurezza su vari indicatori di salute mentale attivando
sperimentalmente rappresentazioni mentali di figure di
attaccamento. ...
Vi sono anche prove preliminari che il senso di sicurezza
fornito da uno psicoterapeuta migliora la salute mentale del cliente.
In uno studio, le valutazioni
positive, da parte degli assistiti, della sensibilità e del sostegno
del terapeuta hanno permesso di prevedere il miglioramento della depressione
ed il mantenimento dei benefici terapeutici, a distanza di 18 mesi. ...
In un studio prospettico sull'efficacia del trattamento residenziale di
adolescenti ad alto rischio, la
disposizione di un senso di sicurezza dell'attaccamento nei membri del
personale ha portato a tassi più bassi di rabbia,
depressione e problemi comportamentali negli adolescenti. Sebbene
questi risultati preliminari siano incoraggianti, c'è ancora
necessità di ulteriori studi per esaminare
gli effetti a lungo termine....
Processi patogeni
Secondo la teoria dell'attaccamento, il collegamento tra le insicurezze
di attaccamento (sia sotto forma di preoccupazione, che
di evitamento, o di entrambi) e la psicopatologia è
mediato da diversi percorsi.
Rappresentazioni del sé
Secondo la teoria dell'attaccamento e la ricerca, la mancanza di
sensibilità e responsività dei
genitori contribuisce a disturbi del sé,
caratterizzata dalla mancanza di coesione del
Sé, dubbi sulla propria coerenza interna e
sulla continuità nel tempo, autostima
instabile ed eccessiva dipendenza dall'approvazione
di altre persone.
Le persone insicure rischiano di essere eccessivamente autocritiche,
afflitte da dubbiosità, o soggette ad usare difese,
quali il perfezionismo distruttivo, per
contrastare sentimenti di inutilità e disperazione.
Queste credenze disfunzionali su se stesse aumentano il rischio delle
persone insicure di sviluppare disturbi mentali.
La ricerca sull'attaccamento ha anche dimostrato che
gli attaccamenti insicuri sono associati con il narcisismo
patologico. Mentre l'attaccamento evitante è associato con
il narcisismo palese o grandiosità, che comprende sia
auto-elogio che la negazione delle debolezze, l'attaccamento ansioso
è associato con il narcisismo celato, caratterizzato da attenzione
focalizzata su di sé ed ipersensibilità alle valutazioni di altre persone.
Regolazione emotiva
Secondo la teoria dell'attaccamento, le interazioni con disponibili
figure di attaccamento e il risultante senso di
sicurezza
dell'attaccamento fornisce sostegni, reali e
simbolici, per l'apprendimento di costruttive strategie di
regolazione
delle emozioni. Ad esempio, le interazioni con altri,
emotivamente accessibili e responsivi, forniscono un contesto in cui un
bambino può imparare che il riconoscimento e la
visualizzazione delle emozioni è un passo importante verso
il ripristino dell'equilibrio emotivo, e che è utile e
socialmente accettabile, esprimere, esplorare e cercare di
comprendere i propri sentimenti.
A differenza di persone relativamente sicure, gli individui evitanti
spesso preferiscono isolare le emozioni dai loro pensieri
ed azioni. Di conseguenza, tendono a presentare una facciata
di sicurezza e di compostezza, ma lasciano soppresso il
disagio irrisolto, riducendo così la loro
capacità di affrontare le inevitabili
avversità della vita. ...
Al contrario, le persone con maggior evidenza di attaccamento
preoccupato spesso trovano congruenti le emozioni negative
con
la loro iperattivazione del sistema dell'attaccamento. Per loro,
"regolazione
delle emozioni" può significare amplificazione delle
emozioni ed
esagerazione delle preoccupazioni, reazioni depressive
per perdite e fallimenti, effettivi o potenziali, e sintomi di
intrusione (PTSD) in
seguito a traumi. L'attaccamento ansioso è anche associato
con scoppi di rabbia impulsivi e socialmente
distruttivi, comportamenti
esigenti verso i partner di relazione, incluso, a volte, la
violenza.
Problemi nelle relazioni interpersonali
Secondo la teoria dell'attaccamento, il ricorrente fallimento di
ottenere il sostegno da figure di attaccamento e per sostenere il senso
di sicurezza, ed il conseguente affidarsi a strategie di attaccamento
secondarie (iperattivazione e disattivazione), interferiscono con
l'acquisizione di competenze sociali e creano seri problemi
nelle
relazioni interpersonali. ...
Le persone evitanti generalmente hanno avuto
problemi con l'accudimento (per freddezza, introversione, o competitività),
e
le persone preoccupate hanno avuto problemi con emotività
(ad esempio, essendo eccessivamente espressive).
Questi problemi sembrano essere alla
base di quanto riferiscono gli individui
insicuri su di se stessi: solitudine, isolamento
sociale, relazioni poco soddisfacenti, rotture
relazionali più frequenti e più
frequenti conflitti e violenza.
Conclusioni
Gli attaccamenti insicuri sono associati ad una grande varietà di
disturbi mentali, che vanno da lieve umore negativo, a gravi disorganizzanti, paralizzanti disturbi di
personalità. L'evidenza suggerisce che forme di
attaccamento insicuro (sia ansioso che evitante) sono stati patogeni
abbastanza generali. ...
Diversi studi mostrano una
relazione prospettica tra insicurezze di attaccamento e la
vulnerabilità ai disturbi.
Da un punto di vista terapeutico,
abbiamo esaminato l'evidenza preliminare che, aumentando
il senso di sicurezza dell'attaccamento, si riduce la probabilità e
l'intensità dei sintomi psichiatrici (ad esempio, PTSD,
disturbi alimentari).
Questa evidenza sottolinea gli effetti lenitivi, cicatrizzanti, terapeutici del sostegno offerto, nel presente, dai
partner di relazione, inclusi i terapeuti, e il conforto e la sicurezza
offerta dalle rappresentazioni mentali di esperienze di sostegno di amorevoli e premurose figure di attaccamento.
Le evidenze della ricerca
ci fanno essere ottimisti sull'utilità di interventi clinici
che aumentano il senso di sicurezza dell'attaccamento degli assistiti.
Nel lungo periodo, la ricerca in materia di sicurezza e insicurezza
dell'attaccamento, e sulle connessioni tra l'insicurezza e la
psicopatologia, dovrebbe contribuire a una concezione fortemente
sociale della mente umana e della sua vulnerabilità alle
patologie.
In un capitolo pionieristico sul neuroscienze sociali dei
processi di attaccamento, Coan ha proposto quella che lui chiama
la
teoria di base sociale. Secondo questa teoria, il cervello umano si
è evoluto in un ambiente altamente sociale, e molte delle
sue funzioni di base si basano su una co-regolazione sociale delle
emozioni
e degli stati fisiologici. Ciò significa che, invece di
concettualizzare gli esseri umani come entità separate le
cui interazioni con gli altri necessitano di essere comprese, ha
più senso considerare le relazioni sociali ed i correlati
mentali come la normale condizione di base.
Usare questo
punto di partenza ci aiuta a capire perché le esperienze di
separazione, isolamento, rifiuto, abuso, e abbandono
sono così dolorose psicologicamente e perché relazioni
disfunzionali determinano o amplificano i
disturbi mentali.